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Farinata di ceci
Preparazione salata da 10 blocchi


 

Ingredienti
gr. 190 farina di ceci (*) (5,75mbP –  10mbC – 4mbG)
gr. 34 proteine in polvere al 90% oppure gr. 38 all’80% (4,25mbP)
ml. 570 acqua naturale
gr. 18 olio extravergine d’oliva (6mbG)
gr. 8 sale
pepe nero q.b.

Preparazione
In una terrina, mescolare la farina di ceci con le proteine in polvere; aggiungere gradatamente l’acqua e stemperare bene, per non formare grumi, fino ad ottenere un impasto liquido ed omogeneo.
Lasciare riposare 4/5 ore.
Ricordarsi di accendere il forno alla massima temperatura almeno 15 minuti prima d’infornare.
Trascorso il tempo di riposo, togliere l’eventuale schiuma formatasi in superficie.
Aggiungere al composto l’olio ed il sale, mescolare bene e versare in uno stampo, possibilmente al silicone, del Ø di cm. 28/30. La pastella risulterà molto liquida.
Cuocere la farinata sul fondo del forno, a temperatura massima, per i primi dieci minuti, poi spostarla al centro del forno e terminare la cottura a 220°C fino a doratura della superficie ed alla formazione della crosticina.
Togliere dal forno e cospargere con un po’ di pepe nero.
Pesare la farinata.

1 blocco = 1/10 del peso totale

 

Note
Piatto gustoso, semplicissimo e di facile preparazione.
1 blocco è adatto come antipasto o spuntino.
2 blocchi come piccolo pasto.

La farinata di ceci, conosciuta anche come fainè, fainà o cecìna, è una torta salata molto bassa, preparata con farina di ceci, acqua, sale e olio extravergine di oliva. Si tratta di un piatto italiano tipico della Liguria, regione in cui assume il nome di fainâ. È tuttavia conosciuta anche a Pisa con l'appellativo di cecìna, a Livorno come torta di ceci o, più semplicemente, torta, come socca a Nizza o come cade a Tolone, in Francia, nel Basso Piemonte ed in particolare nella provincia di Alessandria dove spesso è anche chiamata belécauda. Viene preparata anche in Sardegna, a Sassari, dove il suo nome è fainè (spesso, cotta con altri ingredienti come cipolle, acciughe, salsiccia ed con l'aggiunta di una spolverata di pepe nero; da cui si è diffusa in parte della Sardegna settentrionale, specialmente ad Alghero e a Porto Torres), a Buenos Aires in Argentina, e a Montevideo in Uruguay dove è conosciuta come fainá.
Storia: Ha radici assai antiche: diverse ricette latine e greche riportano sformati di purea di legumi, cotti in forno. Una leggenda racconta che sia nata per caso nel 1284, quando Genova sconfisse Pisa nella battaglia della Meloria. Le galee genovesi, cariche di vogatori prigionieri, si trovarono coinvolte in una tempesta. Nel trambusto alcuni barilotti d'olio e dei sacchi di ceci si rovesciarono, inzuppandosi di acqua salata. Poiché le provviste erano quelle che erano e non c'era molto da scegliere, si recuperò il possibile e ai marinai vennero date scodelle di una purea informe di ceci e olio. Alcuni marinai rifiutarono la poltiglia lasciandola al sole, che asciugò il composto in una specie di frittella. Il giorno dopo, spinti dai morsi della fame, i marinai mangiarono il preparato scoprendone la prelibatezza. Rientrati a terra i genovesi pensarono di migliorare la scoperta improvvisata, cuocendo la purea in forno. Il risultato piacque e, per scherno agli sconfitti, venne chiamato "l'oro di Pisa".
https://it.wikipedia.org/wiki/Farinata_di_ceci.

La farina di ceci è un alimento ricco di proteine. Si tenga a mente che, a dimostrazione della sua ricchezza nutrizionale, la farina di ceci è spesso utilizzata nei regimi alimentari vegani per completare il pool di amminoacidi essenziali. L'apporto di fibra è ottimo, mentre il colesterolo è assente.
Per quel che concerne le vitamine, la farina di ceci apporta buone quantità di vitamina B1 (tiamina), vitamina A (retinolo equivalenti) e vitamina E (alfa tocoferolo). In merito ai sali minerali si distinguono soprattutto il contenuto di potassio, calcio, fosforo e ferro.
La farina di ceci è idonea a qualunque regime alimentare e, come gli altri legumi, soprattutto in quello contro l'ipercolesterolemia. Nella dieta del diabetico e dell'ipertrigliceridemico sostituisce quella di cereali per il minor indice glicemico, mentre nel regime alimentare contro l'obesità gioca un ruolo fondamentale se impiegata nella formulazione di primi piatti brodosi (ipocalorici).
Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/alimentazione/farina-di-ceci.html

(*) Ho usato la farina di ceci del “Molino Cosma”  con i seguenti valori nutrizionali per gr. 100 di prodotto: Kcal 355 - P. 21,0 g. – C. 48,0 gr.  – G. 6,6 gr.

Nel caso si usasse un prodotto diverso, controllarne i valori ed effettuare gli opportuni bilanciamenti.

 

 

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